Alta pressione sanguigna? Don’t Take Vitamin D for It

December 17, 2020 / Heart Health

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uomo che esegue un controllo della pressione sanguigna

I venditori di vitamina D sostengono che il nutriente può abbassare la pressione sanguigna. Ma non credete alla pubblicità.

Secondo il cardiologo Steven Nissen, MD, nonostante le affermazioni dell’industria della nutrizione e del personale non medico sulla capacità della vitamina D di abbassare la pressione sanguigna, nessuno studio scientifico di qualità può confermare questi benefici.

“Ci sono molte altre affermazioni sui benefici della vitamina D per la salute del cuore, ma non sono confermate da studi scientifici di alta qualità”, dice il dott. Nissen dice.

Infatti, uno studio che ha coinvolto 25.871 partecipanti pubblicato sul New England Journal of Medicine nel 2019 ha concluso che la vitamina D non ha portato a una minore incidenza di eventi cardiovascolari rispetto ai partecipanti a cui è stato dato un placebo.

Troppo di una cosa buona

Secondo il dottor Nissen, la vitamina D gioca davvero un ruolo fondamentale nella regolazione della pressione sanguigna, ma è un processo complicato. E prendere troppa vitamina D può portare ad un eccesso di calcio o ipercalcemia.

“La vitamina D permette l’assorbimento del calcio”, dice. “In teoria, livelli troppo alti possono potenzialmente portare a depositi di calcio che finiscono sulle pareti dei vasi sanguigni, nelle valvole cardiache e persino nel fegato e nei reni. Quindi il nostro consiglio è di non iniziare la vitamina D come mezzo per abbassare la pressione sanguigna.”

I livelli di vitamina D sicuri rimangono poco chiari

La vitamina D è una vitamina essenziale. Il tuo corpo sintetizza la vitamina D dall’esposizione alla luce solare naturale. La maggior parte degli alimenti non contiene quantità significative di questo nutriente. Quindi ci può essere un motivo per prendere un po’ di vitamina D, soprattutto durante i periodi dell’anno con meno luce solare.

“Questo può essere vero, ma essere consapevoli che non c’è un chiaro consenso su quanta vitamina D abbiamo bisogno in definitiva, e soprattutto quali livelli potrebbero causare danni”, dice il dottor Nissen. “Questo significa problemi per chiunque assuma grandi quantità di vitamina D nella speranza di migliorare la propria salute. È come curarsi con una benda sugli occhi.”

Un’eccezione per la vitamina D

La vitamina D aiuta le donne a rischio di osteoporosi. Per gli uomini, però, non ci sono chiare prove di benefici.

“La linea di fondo è, non prendere integratori di vitamina D a meno che il medico ti consigli di farlo”, dice il dottor Nissen.

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