Nel 1970, all’età di dodici anni, perse completamente la vista dopo essere stato colpito accidentalmente alla testa durante una partita di calcio e subì un’emorragia cerebrale. I medici ricorsero alle sanguisughe nel tentativo di salvargli la vista, ma non ebbe successo, e rimase cieco. Due anni dopo, all’età di quattordici anni, Bocelli vinse la sua prima competizione canora con “O sole mio.”
Bocelli studiò poi legge all’Università di Pisa. Trascorse un anno lavorando come avvocato, prima di decidere di tentare la carriera di cantante, finanziandosi suonando il piano nei bar. Il suo colpo di fortuna, tuttavia, non arrivò fino al 1992, quando aveva trent’anni. Bocelli registrò un nastro demo di un duetto che fu ascoltato dal famoso tenore italiano Luciano Pavarotti, che fu poi convinto a registrare la canzone con lui. Il duo ottenne un grande successo in tutta Europa, mentre il successo internazionale seguì con il singolo “Time To Say Goodbye” nel 1996, registrato con Sarah Brightman.
Gli album degni di nota includono Romanza (1997), Sueno (1999), Tosca (2003), Cieli di Toscana (2001), Amore (2006), e Incanto (2008). Al di fuori della musica, Bocelli è autore e coautore di numerose opere disponibili in italiano, inglese e altre lingue. Alcuni libri sono disponibili anche in Braille. Ha venduto oltre 80 milioni di album in tutto il mondo, rendendolo il cantante più venduto nella storia della musica classica. Il suo duetto con Celine Dion “The Prayer” per il film The Quest for Camelot ha vinto il Golden Globe per la migliore canzone originale ed è stato nominato per un Academy Award nel 1999. Parlando del suo duro lavoro per arrivare dov’è oggi, Bocelli ha detto: “Il destino ha molto a che fare con questo, ma anche tu. Devi perseverare, devi insistere.”