Capitolo Uno – Biologia ed ecologia della medusa Irukandji (Cnidaria: Cubozoa)

Le punture di Irukandji sono un importante problema di salute e sicurezza sul lavoro per le industrie marine in Australia tropicale e un problema emergente altrove nel Indo-Pacifico e nei Caraibi. La loro lieve puntura iniziale si traduce spesso in una malattia debilitante, che comporta segni di eccesso simpatico tra cui dolore lancinante, sudorazione, nausea e vomito, ipertensione e una sensazione di morte imminente; alcuni casi sperimentano anche insufficienza cardiaca acuta ed edema polmonare. Queste meduse sono tipicamente piccole e quasi invisibili, e le loro infestazioni sono generalmente misteriose, rendendole spaventose per il grande pubblico, irresistibili per i media e disastrose per il turismo. La ricerca su queste affascinanti specie è stata in gran parte guidata dalla professione medica e concentrata sul trattamento. Le informazioni biologiche ed ecologiche sono sorprendentemente scarse, e sono sparse nella letteratura grigia o sepolte in pubblicazioni disperse, ostacolando la comprensione. Dato che le previsioni climatiche a lungo termine tendono verso condizioni favorevoli all’ecologia delle meduse, che le previsioni legali a lungo termine tendono ad aumentare gli obblighi di cura, e che esistono opportunità di bioprospezione nelle potenti tossine di Irukandji, c’è un chiaro bisogno di informazioni che aiutino ad informare la ricerca globale e soluzioni di gestione robuste. Sintetizziamo e contestualizziamo le informazioni disponibili su tassonomia, filogenesi, riproduzione, visione, comportamento, alimentazione, distribuzione, stagionalità, tossine e sicurezza dell’Irukandji. Nonostante l’Australia domini la ricerca in questo settore, ci sono probabilmente ben oltre 25 specie in tutto il mondo che causano la sindrome ed è un problema poco studiato nel mondo in via di sviluppo. Vengono identificate importanti lacune nella conoscenza per la ricerca futura: la nostra mancanza di chiarezza sugli impatti socio-economici, e la necessità di serie temporali e indagini spaziali sulle specie, rendono questo campo particolarmente allettante.

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