Cardo benedetto

Nativo del Mediterraneo, il Cnicus benedictus è un annuale della famiglia delle Asteraceae. Ha foglie lunghe e strette ed è completamente coperto di peli fini, con un caratteristico, pungente, capolino verde. L’erba del cardo benedetto ha una lunga storia di utilizzo nell’erboristeria tradizionale europea che risale al Medioevo. Dal sapore amaro, il cardo benedetto è comunemente usato in estratti e cordiali.

Il cardo benedetto è stato venerato fin dal Medioevo in Europa per il suo uso come stimolante della digestione e tonico nutritivo. Veniva anche mangiato come verdura. Questa erba è approvata dalla Commissione E tedesca per la sua capacità di aumentare l’appetito e sostenere il processo digestivo ed è anche un additivo alimentare approvato negli Stati Uniti per la sua aromatizzazione di liquori come il Benedictine.

Le foglie e le cime fiorite del cardo benedetto si raccolgono meglio in estate, subito dopo la fioritura, nella tarda mattinata dopo che la rugiada è evaporata.

Utilizzato inizialmente nella medicina ayurvedica, il cardo benedetto si è poi fatto strada in Europa. All’inizio del sedicesimo secolo, aveva preso piede nella medicina popolare europea e veniva coltivato ampiamente nei giardini dei monasteri. Persino il famoso poeta Shakespeare menzionò il cardo benedetto nella sua opera Molto rumore per nulla.

Spiritualmente, è associato alla purificazione e quindi usato nei bagni di purificazione. Si crede anche che indossarne un po’ protegga dal male. Inoltre, era associato al pianeta Marte, al segno zodiacale dell’Ariete e all’elemento fuoco.

Negli Stati Uniti e in Germania, il cardo benedetto è stato usato in varie formule, in particolare come componente degli amari digestivi. Molti degli altri cardi, come il cardo mariano, hanno qualità simili al cardo benedetto. Il cardo mariano, in particolare, è stato usato per sostenere il sano funzionamento del fegato. Secondo l’erborista Michael Moore, il cardo benedetto può essere usato in modo simile ad altri amari, come il crespino e la genziana, che stimolano il tratto gastrointestinale superiore.

Il cardo benedetto fa anche parte della ricetta segreta usata per fare il liquore benedettino. Si racconta che nel 1510 un monaco benedettino, Don Bernardo Vincelli, creò la ricetta di questo liquore che contiene 27 erbe diverse, tra cui angelica, issopo e melissa. Si dice che solo tre persone sulla terra (alla volta) conoscano la ricetta completa per produrlo.

Il cardo benedetto è considerato energeticamente rinfrescante ed essiccante con un sapore amaro. Il cardo benedetto è strettamente legato ad altre specie di Centaurea che sono spesso chiamate ‘knapweeds’ e sono considerate specie altamente invasive. Un altro nome comune del cardo benedetto è cardo santo.

Precauzioni
Le persone con allergie ad altri membri della famiglia delle Asteraceae (come l’erba febbricitante, la camomilla o le specie di Echinacea) dovrebbero usare con cautela il cardo benedetto perché la reattività allergica alle piante Asteraceae è comune. Si consiglia di consultare un operatore sanitario qualificato prima di utilizzare prodotti a base di erbe, in particolare se si è in gravidanza, in allattamento o se si assumono farmaci.

Questa informazione non è stata valutata dalla Food and Drug Administration. Questo prodotto non è destinato a diagnosticare, trattare, curare o prevenire alcuna malattia. Solo a scopo educativo.

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