Guarda il viaggio delle tartarughe marine durante la stagione di nidificazione 2013 nel Dry Tortugas National Park, Florida. Questo video è stato catturato da un professionista del National Park Service. Si prega di stare lontano dalle tartarughe marine nidificanti e dai loro piccoli, che sono protetti dalla legge su tutte le coste degli Stati Uniti.
In estate, quando il tempo è caldo, le femmine gravide di tartarughe marine tornano sulle spiagge dove sono nate anni prima. Nuotano attraverso le onde che si infrangono e strisciano sulla spiaggia alla ricerca di un punto di nidificazione al di sopra della linea di alta marea. Usando le sue pinne posteriori, il rettile scava un nido nella sabbia. Scavare il nido e deporre le uova richiede solitamente da una a tre ore, dopodiché la tartaruga madre si trascina lentamente verso l’oceano.
La tartaruga marina depone fino a 100 uova, che vengono incubate nella sabbia calda per circa 60 giorni. La temperatura della sabbia determina il sesso dei piccoli di tartaruga marina: la sabbia più fredda produce più maschi e quella più calda più femmine. Il fenomeno è chiamato Determinazione del Sesso Dipendente dalla Temperatura, o TSD, e governa i generi di altri rettili, compresi alligatori e coccodrilli. L’attuale ricerca del NOAA suggerisce che le tendenze al riscaldamento dovute al cambiamento climatico possono causare una maggiore proporzione di tartarughe marine femmine, influenzando potenzialmente la diversità genetica.
Quando le piccole tartarughe sono pronte a schiudersi, lo fanno praticamente all’unisono, creando una scena nel nido di sabbia che ricorda una pentola di acqua bollente. In alcune zone, questi eventi vanno sotto il termine colloquiale di “bolle di tartaruga”. Una volta schiuse, le tartarughe trovano la loro strada verso l’oceano attraverso la discesa della spiaggia e i riflessi della luna e delle stelle sull’acqua. La schiusa e lo spostamento verso il mare tutto allo stesso tempo aiutano le piccole creature a sopraffare i predatori in attesa, che includono uccelli marini, volpi, procioni e cani selvatici. Quelli che ce la fanno a superare il guanto di sfida nuotano verso i galleggianti di sargasso al largo, dove passeranno i loro primi anni di vita nascondendosi e crescendo.