“No time for losers, ‘cause we are the champions….”
È innegabile che “We Are the Champions” dei Queen del 1977 sia un inno rock leggendario che è diventato una delle canzoni più riconoscibili di tutti i tempi. Il testo, anche se potrebbe non essere stato politicamente corretto (a proposito di “losers”), è piuttosto diretto. La canzone parla di superare le avversità ed emergere vittoriosi dalle prove. È diventata la canzone di riferimento per le vittorie soprattutto negli eventi sportivi. Beh, lo sport era quello che aveva in mente il frontman Freddie Mercury quando la stava scrivendo, dicendo: “Stavo pensando al calcio quando l’ho scritta. Volevo una canzone di partecipazione, qualcosa a cui i fan potessero aggrapparsi. Naturalmente, gli ho dato più sottigliezza teatrale di un normale canto di calcio. Suppongo che potrebbe anche essere interpretata come la mia versione di ‘I Did It My Way’. Ce l’abbiamo fatta, e certamente non è stato facile. Non è un letto di rose, come dice la canzone. E non è ancora facile.”
Nonostante questa dichiarazione, ci sono state teorie cospirative sul reale significato del classico inno rock, dicendo che “We Are The Champions” è in realtà un inno gay, Mercury, che era apertamente gay, sottintendeva sottilmente attraverso la canzone che le lotte che stava affrontando erano incentrate sulla sua sessualità e il contraccolpo che stava ricevendo in quel momento, così come la sua ricerca di trovare l’amore. Mercury non ha mai affermato che questa ipotesi dei fan fosse vera. La sua unica dichiarazione al riguardo è stata quella che ha detto sopra, componendo la canzone per le masse, per la sua fedele base di fan, con lo sport in mente. Qualunque fossero le intenzioni originali di Freddie Mercury per la canzone, essa ha avuto un tale successo che è stata spesso citata nella cultura popolare così tante volte. Il chitarrista solista Brian May scrisse una canzone di risposta opposta a “We Are The Champions” di Mercury, “We Will Rock You”, entrambe le canzoni si riferiscono al “noi” come la band e i fan, specialmente quelli che li sostengono negli spettacoli dal vivo.