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Avvolto dal mistero, RHYE è emerso per la prima volta mettendo in subbuglio Internet con immagini ambigue, video musicali sofisticatamente sensuali e la voce caratteristica di Michael Milosh. Dopo il travolgente successo online di due singoli iniziali, l’acclamato album di debutto Woman è stato pubblicato nel 2013 e lodato dalla critica, da Pitchfork al Guardian al New York Times. Canzoni di talento, voci mozzafiato e abili arrangiamenti strumentali si combinano per creare una miscela inebriante di R&B influenzata, musica profondamente emotiva rendendo l’album un punto fermo per provocare momenti intimi.
Dall’uscita di Woman, i RHYE, guidati da Milosh, sono stati incessantemente in tour per stabilire una devota fanbase globale. Trasformando quello che una volta era un progetto in studio, la musica è stata elevata da un cast di abili polistrumentisti che hanno rapito le folle nei teatri e nei festival di tutto il mondo, evidenziati da set avvincenti a Coachella e Pitchfork, tra molti altri.
Il secondo album di RHYE, Blood, è uscito a febbraio 2018 ed è stato salutato come “riservato, sobrio e brillante” da NPR Music, “soul pop che colpisce tutte le note alte” dal Wall Street Journal, e “un trionfo” da NME.
Un nuovo progetto incentrato sul pianoforte intitolato Spiritarriva nel maggio 2019 celebrando la sottile magia dei momenti delicati e presentando collaborazioni con Ólafur Arnalds, Doveman e Dan Wilson. Il 2020 segna l’inizio di una nuova era di RHYE con l’uscita di “Beautiful” e la promessa di un nuovo album in arrivo.

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