Fistola arterovenosa (DAVF)

Cos’è una fistola arterovenosa (DAVF)?

Una fistola artero-venosa, o DAVF, è una connessione anomala di vasi nei tessuti intorno al cervello o al midollo spinale in cui una o più arterie sono direttamente collegate a una o più vene o spazi venosi chiamati seni. Le arterie portano il sangue dal cuore ai tessuti e le vene riportano il sangue dai tessuti al cuore. In una DAVF, c’è una connessione diretta tra una o più arterie e le vene o i seni che dà origine a molti problemi. Le DAVF differiscono dalle malformazioni arterovenose (AVM) in quanto le AVM si trovano all’interno del tessuto del cervello o del midollo spinale, mentre le DAVF si trovano nei rivestimenti del cervello o del midollo spinale, come la dura madre o l’aracnoide. Il problema più grave associato alle DAVF è che trasferiscono il sangue arterioso ad alta pressione nelle vene o nei seni venosi che drenano il sangue dal cervello o dal midollo spinale. Questo provoca un aumento della pressione del sistema venoso intorno al cervello o al midollo spinale.

Sintomi della fistola artero-venosa (DAVF)

Esistono due tipi principali di AVF: le AVF durali e le fistole carotideo-cavernose (CCF). Queste sono lesioni acquisite, il che significa che i pazienti non nascono con esse, ma le sviluppano più tardi nella vita. Possono essere il risultato di un’infezione o di lesioni traumatiche, ma la maggior parte si sviluppa senza alcun evento precipitante specifico. I pazienti con AVF durali si presentano tipicamente con un rumore rimbombante in un orecchio che segue il battito cardiaco, chiamato bruit. I pazienti con CCFs tipicamente presentano gonfiore e arrossamento di uno o entrambi gli occhi oltre a un bruit.

Diagnosi della fistola artero-venosa (DAVF)

Oggi, cerchiamo quando possibile di chiudere le DAVFs prima che l’aumento della pressione nel sistema venoso causi danni irreversibili al cervello o al midollo spinale. Di solito troviamo la DAVF quando otteniamo un angiogramma. Un angiogramma (chiamato anche arteriogramma) è un test speciale in cui un neuroradiologo inietta un colorante nei vasi sanguigni del cervello e ottiene immagini dei vasi sanguigni. A questo punto, l’angiogramma è il test che mostra più accuratamente la DAVF e la sua relazione con le arterie e le vene circostanti. Nel caso della maggior parte delle DAVF, la TAC e la risonanza magnetica sono spesso lette come normali.

Trattamento della fistola artero-venosa (DAVF)

Al Johns Hopkins, trattiamo le DAVF usando una combinazione di due metodi, a seconda del tipo di DAVF:

• Embolizzazione mininvasiva endovascolare – tipicamente sufficiente a curare la maggior parte delle DAVF. Durante questa procedura, passiamo un catetere attraverso l’inguine fino alle arterie del cervello che portano alla DAVF e iniettiamo agenti embolici liquidi come NBCA, colla o Onyx in queste arterie. Questa iniezione chiude l’arteria e riduce il flusso di sangue attraverso la DAVF.
• Resezione microchirurgica – riservata alle DAVF che non possono essere chiuse con l’embolizzazione endovascolare. Durante la resezione microchirurgica, eseguiamo una craniotomia e utilizzando il microscopio isoliamo la DAVF dai tessuti intorno al cervello o al midollo spinale.

Il team cerebrovascolare al Johns Hopkins valuta ogni paziente DAVF per decidere il miglior trattamento per la DAVF specifica del paziente. In casi speciali, opteremo per utilizzare entrambe le tecniche in combinazione.

Per maggiori informazioni, contattare il Johns Hopkins Cerebrovascular Center al 410-955-2228.