Mark Ritchie, professore di biologia alla Syracuse University, fornisce la seguente spiegazione:
Gli ippopotami passano la maggior parte della loro giornata a riposare in acqua e possono trattenere il respiro fino a 30 minuti. Ma il fluido non è sudore. A differenza del sudore, che alcuni mammiferi (compresi gli umani) secernono sulla loro pelle, dove evapora e quindi raffredda il corpo, questo fluido funziona come idratante della pelle, idrorepellente e antibiotico. Appare rosso quando è esposto alla piena luce del sole, il che ha portato i primi scopritori europei in Africa a chiamarlo “sudore di sangue”.
Gli ippopotami cercano per lo più di evitare la luce diretta del sole stando in acqua durante il giorno e nutrendosi di notte. La loro pelle è molto sensibile sia all’essiccazione che alle scottature, quindi la secrezione agisce come un unguento automatico per la pelle. Protegge anche la pelle dal ristagno dell’acqua quando un ippopotamo è in acqua. La composizione chimica dettagliata di questa secrezione, che è unica per gli ippopotami, rimane un mistero.