Durante un incontro con la stampa all’Hot 97 di New York, Fat Joe ha parlato candidamente di tutto, dalla sua eredità (paragonandosi agli dei), alla sua rilevanza continua, all’imminente ritiro e altro prima di passare a una conversazione sulla razza.
Il nativo del Bronx dice che “i latini sono neri” e che a volte “i latini possono anche identificarsi con la cultura africana e nera più dei neri”. Ha anche continuato a parlare dell’integrazione razziale. “Parliamo del fatto che i latini non sono neri. I latini sono neri”, ha detto Joe, aggiungendo un commento sui milioni di schiavi a Cuba, e il modo in cui “i cubani veri” (non è chiaro se si riferisce ai bianchi o agli indigeni) si sono integrati con loro. “…si sono integrati e hanno avuto dei bambini”, aggiunge.
Un Funkmaster Flex visibilmente a disagio ha fatto varie facce mostrando il suo disagio con le dichiarazioni, che spesso sembravano riecheggiare l’obsoleta ideologia della “società senza razza” del passato, di cui Petra R. Rivera-Rideau parla ampiamente nel suo libro su Porto Rico e il reggaeton. E alcuni stanno prendendo le sue parole per significare che tutti i Latinx sono neri, il che ovviamente non è vero, ma il suo commento può essere interpretato.
Questo specifico argomento, anche se non è stato richiesto da nessuno dei conduttori, è emerso quando Ebro Darden ha toccato l’inclusione forse controversa del campione di “Aguanile” in “Yes” di Fat Joe, Cardi B, Anuel AA. La sua difesa? “Tutta la musica è africana”, seguita dal suo commento di cui sopra.
Come sapete, il classico di Hector Lavoe è intessuto nella canzone tra un culo appassionato e una faccia in giù. La canzone, che Joe chiama “l’inno nazionale della Santeria”, viene dalla parola Yoruba per “pulizia spirituale” e proviene dalla religione afro-cubana della Santeria. Entrambe sono sacre per diverse comunità che ne comprendono il significato spirituale, e la sua inclusione nell’ultimo album di Fat Joe ha sicuramente spazzolato qualche piuma.
Anche se condivide di avere un enorme dipinto del cantante portoricano a casa sua, Fat Joe ammette che la canzone potrebbe risultare irrispettosa. L’imminente video, a quanto pare, renderà omaggio alle sue radici, anche se non tutti nel team erano d’accordo se percorrere o meno questa strada.
Ma non preoccupatevi, lui dice: “Non è una cosa folle. Fat Joe non è fatto di crack. Sa di cosa parla.”
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