I tre percorsi energetici primari spiegati

Sappiamo tutti che il corpo umano ha bisogno di energia per funzionare, ma da dove viene questa energia? In definitiva, l’energia che ci fa muovere proviene dal cibo che mangiamo. Tuttavia, non possiamo usare l’energia direttamente dal cibo – deve essere prima convertita in adenosina trifosfato, o ATP, la forma immediatamente utilizzabile di energia chimica utilizzata per tutte le funzioni cellulari. Il corpo immagazzina una quantità minima di ATP all’interno dei muscoli, ma la maggior parte viene sintetizzata dal cibo che mangiamo.

Il cibo è composto da carboidrati, grassi e proteine, e questi nutrienti vengono scomposti nelle loro forme più semplici (glucosio, acidi grassi e aminoacidi) durante la digestione. Una volta che questi nutrienti sono scomposti, vengono trasportati attraverso il sangue per essere utilizzati in una via metabolica o immagazzinati per un uso successivo.

Perché non immagazziniamo una quantità significativa di ATP e abbiamo bisogno di una fornitura continua, deve essere costantemente risintetizzato. Questo avviene in diversi modi usando uno dei tre sistemi energetici:

  1. Fosfageno (fonte immediata)
  2. Anaerobico (un po’ lento, usa carboidrati)
  3. Aerobico (lento, usa carboidrati o grassi)

Fosfageno

Questo sistema usa creatina fosfato (CP) e ha un tasso molto rapido di produzione di ATP. Il fosfato di creatina è usato per ricostituire l’ATP dopo che è stato scisso per rilasciare la sua energia. La quantità totale di CP e ATP immagazzinata nei muscoli è piccola, quindi l’energia disponibile per la contrazione muscolare è limitata. Tuttavia, è istantaneamente disponibile ed è essenziale all’inizio dell’attività, così come durante le attività ad alta intensità di breve durata da 1 a 30 secondi, come lo sprint, il sollevamento pesi o il lancio di una palla.

Glicolisi anaerobica

La glicolisi anaerobica non richiede ossigeno e utilizza l’energia contenuta nel glucosio per la formazione di ATP. Questa via avviene nel citoplasma e scompone il glucosio in un componente più semplice chiamato piruvato. Come via intermedia tra il sistema fosfageno e quello aerobico, la glicolisi anaerobica può produrre ATP abbastanza rapidamente per l’uso durante le attività che richiedono grandi raffiche di energia per periodi di tempo un po’ più lunghi (da 30 secondi a tre minuti al massimo, o durante le attività di resistenza prima del raggiungimento dello stato stazionario).

Glicolisi aerobica

Questa via richiede ossigeno per produrre ATP, perché carboidrati e grassi vengono bruciati solo in presenza di ossigeno. Questa via avviene nei mitocondri della cellula ed è usata per attività che richiedono una produzione di energia sostenuta. La glicolisi aerobica ha un tasso lento di produzione di ATP e viene utilizzata prevalentemente durante attività di lunga durata e a bassa intensità, dopo che i sistemi fosfageno e anaerobico si sono affaticati.

È importante ricordare che tutti e tre questi sistemi contribuiscono alle esigenze energetiche del corpo durante l’attività fisica. Questi sistemi non lavorano indipendentemente l’uno dall’altro, ma piuttosto dominano in momenti diversi, a seconda della durata e dell’intensità dell’attività.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *