Jack Dempsey, pseudonimo di William Harrison Dempsey, detto anche Manassa Mauler, (nato il 24 giugno 1895 a Manassa, Colorado, Stati Uniti – morto il 31 maggio 1983 a New York, New York), campione mondiale di pugilato dei pesi massimi, considerato da molti l’apoteosi del pugile professionista. Detenne il titolo dal 4 luglio 1919, quando mise KO Jess Willard in tre round a Toledo, Ohio, fino al 23 settembre 1926, quando perse per 10 round contro Gene Tunney a Filadelfia. Dempsey ha combattuto 84 incontri, vincendone 62, 51 dei quali per ko.
Dempsey ha iniziato a boxare nel 1914 con il nome di Kid Blackie. Nel 1918 e all’inizio del 1919 ha collezionato un numero impressionante di knockout, la maggior parte al primo round, per guadagnarsi un combattimento con Willard. Il campione 37enne non si dimostrò all’altezza del giovane Dempsey, che attaccò ferocemente fin dalla campana d’inizio e mise Willard al tappeto sette volte nel primo round. Ancora più primitiva nella sua intensità fu la difesa del titolo di Dempsey contro il peso massimo argentino Luis Angel Firpo a New York City il 14 settembre 1923. Dopo essere stato sbattuto fuori dal ring nel primo round, Dempsey ha battuto Firpo fino alla sconfitta nel secondo.
Durante i tre anni successivi Dempsey combatté solo incontri di esibizione, e all’età di 31 anni si accorse di essere troppo invecchiato per affrontare l’accuratamente allenato Tunney nel loro primo incontro. Il 22 settembre 1927, a Chicago, si incontrarono di nuovo nella famosa “Battaglia del lungo conteggio”, in cui Dempsey perse la possibilità di un ko al settimo round stando in piedi sopra Tunney caduto piuttosto che andare in un angolo neutro del ring. Tunney si riprese per vincere un’altra decisione in 10 round.
Nel suo stile pugilistico, Dempsey era quasi continuamente all’attacco, oscillando su e giù e spostandosi da un lato all’altro mentre sferrava brevi colpi oscillanti da un accovacciato. Il suo movimento costante e la velocità del suo attacco costituivano la sua difesa.
Negli anni ’30 Dempsey apparve in molte esibizioni, ma non fu mai più un serio contendente per il campionato. Nel 1940 ottenne tre vittorie per k.o. su avversari non affermati prima di ritirarsi ad arbitrare incontri di boxe e di wrestling. Durante la seconda guerra mondiale servì come tenente comandante nella Guardia Costiera. Alla fine divenne un ristoratore di successo a New York City. Dempsey ha pubblicato diversi libri sulla boxe. Le sue autobiografie includono Round by Round (1940), Dempsey (1960) e Dempsey: The Autobiography of Jack Dempsey (1977). È stato inserito nella Ring Magazine’s Boxing Hall of Fame nel 1954.