La differenza tra il dolore divino e il dolore mondano – 2 Corinzi 7

Dalla mia lettura in 2 Corinzi 7 nella Bibbia di un anno Nuovo Testamento.

Il dolore non è sempre una brutta cosa.

Paolo scrisse ai Corinzi su qualcosa che dovevano cambiare. Scrisse con molta forza in modo che sapessero che era serio. La lettera che inviò causò loro dolore, ma finì per portarli a cambiare i loro modi.

Non sono pentito di avervi inviato quella severa lettera, anche se all’inizio mi dispiaceva, perché so che per un po’ vi ha fatto male. Ora sono contento di averla inviata, non perché ti abbia fatto male, ma perché il dolore ti ha fatto pentire e cambiare le tue abitudini. Era il tipo di dolore che Dio vuole che il suo popolo abbia, quindi non siete stati danneggiati da noi in alcun modo. 2 Corinzi 7:8-9

Il dolore divino ti fa pentire e cambiare strada.

Pentirsi significa cambiare idea su qualcosa. Il tipo di dispiacere che Paolo sta descrivendo qui non è una condanna senza speranza, ma un dispiacere sufficiente a cambiare le tue azioni. Paolo poi contrappone questo tipo di dispiacere al dispiacere mondano.

Perché il tipo di dispiacere che Dio vuole che sperimentiamo ci porta lontano dal peccato e risulta nella salvezza. Non c’è rimpianto per quel tipo di dolore. Ma il dispiacere mondano, che manca di pentimento, porta alla morte spirituale. 2 Corinzi 7:10

Il dispiacere divino ci porta lontano dal peccato e risulta nell’essere perdonati.

Il dispiacere mondano non ci fa cambiare dai nostri peccati.

Possiamo sentirci male per qualcosa, ma poi torniamo subito al peccato per cui ci siamo sentiti male. Per la persona con il dispiacere mondano le parole “mi dispiace” spesso significano, “mi dispiace di essere stato preso”. Le persone con il dispiacere mondano spesso finiscono in un triste stato di depressione. Sono tristi, ma non cambiano il loro comportamento.

Il dispiacere divino ha attributi molto diversi.

Basta vedere cosa ha prodotto in te questo dispiacere divino! Una tale serietà, una tale preoccupazione di discolparvi, una tale indignazione, un tale allarme, un tale desiderio di vedermi, un tale zelo e una tale disponibilità a punire il male. Avete dimostrato di aver fatto tutto il necessario per sistemare le cose. 2 Corinzi 7:11

Il dolore divino ha prodotto le seguenti qualità nei Corinzi:

  • Eccellenza
  • Preoccupazione di discolparsi
  • Indignazione
  • Allarme
  • Desiderio di vedere Paolo
  • Zelo
  • Prontezza a punire il torto
  • Fare ciò che è necessario per mettere le cose a posto

Il dolore divino si traduce in azioni divine.

Dolore divino significa che sei pronto a cambiare qualsiasi cosa sia necessaria per eliminare il peccato dalla tua vita.

Molti di noi hanno dei “peccati domestici” con cui lottano da un po’. Ci sentiamo male per loro, ma non abbastanza per eliminarli dalla nostra vita.

La mia preghiera è che potremmo sperimentare questo tipo di dolore divino sul nostro peccato abbastanza per fare effettivamente qualcosa al riguardo!

C’è un’area della tua vita che vorresti pregare che Dio ti dia un dolore divino?

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