Non fatevi ingannare dal tasso di disoccupazione ufficiale del 14,7%; la cifra reale è ancora più spaventosa
Il Bureau of Labor Statistics (BLS) ha rilasciato i dati sulla disoccupazione venerdì, mostrando che l’economia statunitense ha perso oltre 20 milioni di posti di lavoro nel mese di aprile, con il tasso di disoccupazione che ha raggiunto il 14,7%, il peggiore dalla Grande Depressione. Il rapporto rafforza ciò che molti hanno già visto da vicino, cioè la continua carneficina economica sull’economia americana causata dal coronavirus. Ecco la parte spaventosa: per quanto scioccanti siano i dati, la realtà è molto peggiore a causa di stranezze nella metodologia del BLS.
Se il 14,7% di disoccupazione è un “ritratto della devastazione”, come l’ha definito il New York Times, allora la cifra reale, che è più vicina al 20%, è un assaggio del cataclisma economico.
Il tasso di disoccupazione del 14,7% sottostima la realtà economica
La ragione principale per cui la cifra del 14,7% sottostima il vero tasso di disoccupazione è una stranezza nella metodologia del BLS. Nel raccogliere i dati per il sondaggio sulla disoccupazione, vengono condotte interviste e gli individui sono classificati come occupati, disoccupati o non nella forza lavoro in base alle loro risposte a una serie di domande. Come ha evidenziato Betsey Stevenson, membro del Consiglio dei Consulenti Economici e capo economista del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti, c’è stata una classificazione errata di molti individui in aprile. “Agli intervistatori è stato detto di classificare le persone che erano impiegate assenti dal lavoro per motivi legati alla COVID come temporaneamente disoccupate. Molti lo hanno fatto in modo errato – la correzione di questo errore fa salire il tasso di disoccupazione a quasi il 20%”, ha spiegato.
A suo credito, il BLS si è reso conto e ha chiamato fuori questo errore tecnico di classificazione nel suo rapporto spiegando che, “per mantenere l’integrità dei dati, non vengono prese azioni ad hoc per riclassificare le risposte dell’indagine”. L’errore di classificazione ha portato il BLS a sottostimare il tasso di disoccupazione di circa cinque punti percentuali, il che significa che il tasso di disoccupazione corretto è in realtà più vicino al 20%.