‘Nothing Was The Same’: How Drake Changed The Game Forever

Mixing downtempo R&B, hip-hop e soul con testi introspettivi ed emotivamente aperti, i primi due album in studio di Drake, Thank Me Later del 2010 e Take Care dell’anno successivo, sono stati enormi successi mondiali. Non sorprende che il nuovo status del rapper canadese come uno degli artisti crossover più vitali dell’hip-hop abbia alimentato il tono aggressivo e ultra-confidente del suo terzo album, Nothing Was The Same del 2013.

Ascolta subito Nothing Was The Same.

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Sulla cresta dell’onda, Drake ha trascorso gran parte del 2012 in tour a sostegno di Take Care, trovando anche il tempo di fondare l’etichetta discografica OVO Sound con il suo produttore di lunga data Noah “40” Shebib, e intraprendendo le sessioni per il suo prossimo album. Con 40 che ancora una volta si occupa della produzione, insieme agli affiliati della OVO Sound Boi-1da, Mike Zombie e Majid Jordan, Nothing Was The Same è diventato un affare più scuro dei suoi predecessori. Su una serie di canzoni che in gran parte evitano qualsiasi affettazione pop per un denso mix di synth inquietanti e ritmi trap da strada, Drake, armato di una voce migliorata e di abilità rappate al massimo delle prestazioni, ha sfoderato alcune delle performance vocali più convincenti e coerenti della sua carriera.

Il singolo di testa “Started From The Bottom”, un cupo affare da straccioni a ricchi, pieno di linee di piano spettrali e profondi bassi rimbombanti, ha preannunciato la nuova direzione. “Wu-Tang Forever” ha continuato il tono inquietante con un tributo sonoro ai nativi di Staten Island. Altrove, “Worst Behavior” presenta uno dei più minacciosi giri vocali di Drake su ritmi tesi e dispersivi, mentre i torbidi campioni rallentati, le sonorità sottomarine e i ritmi trap sommersi di “305 To My City” suonano come se la canzone fosse stata registrata nelle profondità dell’oceano.

In un album generalmente povero di ospiti, uno degli eroi di Drake, Jay-Z, contribuisce con un memorabile verso all’agghiacciante ed eterea “Pound Cake”. Dal punto di vista del testo, la canzone è un affare moroso, con bordate rabbiose contro ex fidanzate, membri della famiglia e compagni di scuola, insieme a qualche ricerca dell’anima disillusa e i soliti giri vanagloriosi. Un leggero sollievo da tutta questa oscurità è stato trovato nel luscious soul di “Too Much”, assistita da Sampha, mentre l’accorata “Hold On, Were Going Home”, una calda e ventilata fetta di pop-soul, si è rivelata il grande successo crossover dell’album, raggiungendo il n. 4 della US Billboard Hot 100.

Nothing Was The Same, nonostante il suo tono cupo e intransigente, si è dimostrato un altro grande successo per Drake. Uscito il 24 settembre 2013, debutta al n. 1 della US Billboard 200, vendendo quasi 700.000 copie nella prima settimana di uscita. L’album ha creato ulteriori onde internazionali per il rapper, raggiungendo le classifiche nel suo paese natale, il Canada, così come nel Regno Unito, in Danimarca e in Australia, e facendo molte liste di fine anno. Probabilmente l’album più emozionante della sua carriera, per Drake, Nothing Was The Same è stato più che all’altezza del suo titolo.

Nothing Was The Same può essere acquistato qui.

Ascolta il meglio di Drake su Apple Music e Spotify.

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