‘Omoflessibile’/’Eteroflessibile’: Spettro della sessualità

definizione gergale di omoflessibile ed eteroflessibile

Cosa significano omoflessibile ed eteroflessibile?

Homoflexible si riferisce a qualcuno che è prevalentemente omosessuale ma talvolta attratto sessualmente dal sesso opposto. Eteroflessibile si riferisce a qualcuno che è prevalentemente eterosessuale ma a volte attratto sessualmente dallo stesso sesso.

Da dove vengono omoflessibile ed eteroflessibile?

Il senso più comune del prefisso homo- è “uno e lo stesso” – o, piuttosto, “simile” o “simile” – e deriva dal greco. Questo è il senso che forma homosexual, che, come aggettivo, si riferisce all’attrazione sessuale verso persone dello stesso sesso, e come sostantivo, alle persone che hanno tale attrazione. Entrambe le forme debuttano nella lingua inglese alla fine del XIX secolo.

All’inizio del XX secolo, homo (abbreviazione di homosexual) comincia ad essere usato sia come aggettivo che come sostantivo in significati denigratori sinonimi del suo derivato. È da questa parola che deriva l’aggettivo omoflessibile. In altre parole, homoflexible non è un prefisso più una parola base ma è un composto della parola homo (“omosessuale”) e la parola flexible, il cui senso relativo all’essere disposti a provare cose diverse risale al XVI secolo. Secondo la stampa, lo slangy homoflexible si è formato all’inizio del XXI secolo, ed è usato per descrivere una persona che è principalmente attratta da quelli dello stesso sesso ma che a volte è anche attratta dal sesso opposto.

Il contrario di homoflexible è heteroflexible, che appare per la prima volta nello slang dei college intorno allo stesso periodo:

Termine molto in voga nel campus: eteroflessibile – la condizione di essere non completamente bisessuale ma aperto all’avventura.
– The Buffalo (New York) News, 20 dic. 2002

Come homo-, anche il prefisso hetero-, che significa “altro” o “diverso”, viene dal greco. Allo stesso modo, il termine eterosessuale, che denota l’attrazione sessuale verso il sesso opposto, è nato anch’esso alla fine del XIX secolo in contrapposizione a omosessuale. All’inizio del XX secolo, la forma abbreviata hetero comincia ad essere usata in riferimento all’attrazione eterosessuale, e dalla metà del secolo comincia ad essere usata in riferimento ad una persona eterosessuale. Come homoflexible, heteroflexible deriva dall’abbreviazione, non dal prefisso.

Sia omoflessibile che eteroflessibile sono anche usati occasionalmente come sostantivi riferendosi a una persona che esibisce il comportamento suggerito dalle rispettive forme aggettivali. Potreste anche imbattervi nelle forme sostantivate correlate homoflexibility ed heteroflexibility, che significano uno stato di essere omoflessibile o eteroflessibile.

Come si usano omoflessibilità ed eteroflessibilità?

Il rooming coeducational può soddisfare molte esigenze. Alcuni studenti eterosessuali dicono che permette loro di vivere con i loro amici più stretti, indipendentemente dal sesso. Alcuni studenti gay esprimono sentimenti simili, mentre altri sottolineano la loro felicità nell’evitare un compagno di stanza etero dello stesso sesso. “Vivo con ragazzi etero ora, e vedo sicuramente le tensioni sessuali, che mi hanno messo molto a disagio”, ha detto uno studente, che si è descritto come “omoflessibile” e ha chiesto di non essere nominato perché i suoi genitori non sono a conoscenza del suo orientamento sessuale. “Sarò molto più felice di vivere con una ragazza che con un ragazzo. E non vorrei mai vivere con un ragazzo con cui esco”.
– Tamar Lewin, The New York Times, 11 maggio 2002

Cait e Chris dicono di essere bisessuali mentre Matt si definisce omoflessibile, cioè preferisce gli uomini ma è aperto alle donne.
– Charlie Moore, MailOnline, 20 novembre 2017

Words We’re Watching parla di parole che vediamo sempre più spesso in uso ma che non hanno ancora soddisfatto i nostri criteri di inserimento.

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