Perché la tigre, non il leone, è il re della giungla

I leoni possono affrontare una sfida al lungo regno della specie come re della giungla, dopo che gli scienziati della Oxford University hanno scoperto che le tigri hanno il cervello più grande.

Misurando le dimensioni del cranio e il volume di un grande campione di tigri, leoni, leopardi e giaguari, hanno scoperto che la tigre ha un cervello più grande dei suoi cugini grandi felini. “Quando confrontiamo le due specie più grandi, in media il leone ha un cranio più grande della tigre in base alla lunghezza massima del cranio”, ha detto il dottor Nobby Yamaguchi, della Wildlife Conservation Research Unit di Oxford. “Tuttavia, la tigre ha un volume cranico più grande del leone. È davvero sorprendente che i piccoli crani femminili di tigre balinese abbiano volumi cranici grandi come quelli degli enormi crani dei leoni dell’Africa meridionale.”

Il cervello della tigre è, in media, il 16 per cento più grande dei leoni.

In precedenza si era ipotizzato che specie sociali come i leoni avrebbero avuto cervelli più grandi di specie solitarie come le tigri, per far fronte alle esigenze di una complessa gerarchia sociale, secondo Science Daily.

Yamaguchi ha detto: “I nostri risultati suggeriscono fortemente che non esiste una relazione positiva rilevabile tra la dimensione relativa del cervello e la socialità tra queste quattro specie di grandi felini, che hanno condiviso un antenato comune circa 3,7 milioni di anni fa.”

I ricercatori hanno ora in programma di indagare cosa ha causato la variazione delle dimensioni del cervello tra i grandi felini.

Caccia al tesoro online

Un paragrafo del nuovo romanzo di Stephen King “Under The Dome”

“Jackie Wettington e Linda Everett erano parcheggiate fuori da Food City. Stava chiudendo alle cinque invece che alle otto. Randolph le aveva mandate lì pensando che la chiusura anticipata avrebbe potuto causare problemi.
Un’idea ridicola, perché il supermercato era quasi vuoto. C’era a malapena una dozzina di auto nel parcheggio, e i pochi clienti rimasti si muovevano in un lento stordimento, come se condividessero “

<a href=”http://www.gq-magazine.co.uk/entertainment/entertainment/articles/091013-stephen-king-under-the-dome.aspx”
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</a>Per altri indizi, provate a cercare su Wired.co.uk per le parole “Domed screen” e “The Prisoner”

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