Poetry Out Loud

By John Keats

O what can aile, knight-at-arms,
Alone and palely loitering?
Il sedgesedge Pianta simile all’erba o al giunco che cresce nelle zone umide. è appassito dal lago,
e nessun uccello canta.

O che cosa può affliggerti, cavaliere d’armi,
così sparuto dall’aspetto selvaggio e così tristemente solo per accadere, accadere, trasparire?
Il granaio dello scoiattolo è pieno,
e il raccolto è fatto.

Vedo un giglio sulla tua fronte,
con angoscia umida e febbricitante,
e sulle tue guance una rosa sbiadita
anche lei appassisce rapidamente.

Ho incontrato una dama nel prato di Meadsmeads,
pienamente bella, una figlia di fata,
i suoi capelli erano lunghi, il suo piede era leggero,
e i suoi occhi erano selvaggi.

Feci una ghirlanda per la sua testa,
e anche braccialetti, e zona profumata;
Mi guardò come faceva l’amore,
e fece un dolce gemitoFece un dolce gemito Confronta “virgin-choir to make delicious moan” da Ode a Psiche (30), scritto tra il 21 e il 30 aprile 1819. Notato da John Barnard in John Keats: The Complete Poems (Penguin, 2003).

La misi sul mio destriero che camminava,
e nient’altro vidi per tutto il giorno,
perché si piegava di lato, e cantava
un canto di fata.

Mi trovò delle radici di gusto dolce,
e del miele selvatico e della rugiada di manna
Il miele selvatico e la rugiada di manna riecheggiano la manna nella Bibbia, descritta per la prima volta in Esodo, 16:14-21, 31. Gli israeliti mangiano la manna, un cibo fornito miracolosamente nel deserto dopo che la rugiada si è alzata, al mattino: “La casa d’Israele la chiamò manna; era come semi di coriandolo, bianca, e il suo sapore era come ostie di miele” (Esodo 16:31, NRSV).,
E sicuro in lingua strana disse-
‘Ti amo veramente’.

Mi portò nella sua grotta elfica, una grotta elfica,
e lì pianse e sospirò profondamente,
e lì chiusi i suoi occhi selvaggi
con quattro baci.

E lì mi ha cullato nel sonno,
e lì ho sognato – oh, guai a dirlo!-
l’ultimo sogno che abbia mai fatto
sul lato freddo della collina.

Vedevo anche pallidi re e principi,
guerrieri pallidi, morte-pallida erano tutti;
gridavano: “La Belle Dame sans MerciLa Belle Dame sans Merci Questa frase – e il titolo della poesia – è tratta dalla ballata francese di Alain Chartier, “La Belle Dame sans Merci” (1424). Keats scrisse la poesia in una lettera a George e Georgiana Keats, il 21 aprile 1819.
Thee hathThee hath La versione di questa poesia ha “Thee hath” (vedi The Letters of John Keats, 1814-1821, ed. H. E. Rollins, 1958); sebbene altre versioni di questa poesia leggano “Hath thee” in thrall!

Ho visto le loro labbra affamate nel crepuscolo gloamgloam; Keats ha coniato la parola da “gloaming”,
Con orrido avvertimento spalancato,
e mi sono svegliato e mi sono trovato qui,
sul lato della fredda collina.

E questo è il motivo del mio soggiorno per restare o visitare temporaneamente qui,
solo e vagando pallidamente,
anche se il carice è appassito dal lago,
e nessun uccello canta.

Note:

Partecipanti e giudici POL: nella terzultima strofa di questa poesia, le recitazioni che includono “Hath thee in thrall!” o “Thee hath in thrall!” sono entrambe accettabili.

Fonte: Selected Poems (Penguin Classics, 1988)

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Poeta Bio

John Keats
John Keats è nato a Londra, dove fu cresciuto da un mercante dopo che suo padre morì quando aveva 10 anni, e sua madre morì quando ne aveva 15. Prima della sua morte tragicamente precoce all’età di 25 anni, Keats era già celebrato come uno dei principali poeti romantici. Ha prodotto alcune delle poesie più memorabili del suo tempo, tra cui “Ode su un’urna greca” e l’epica “Hyperion”. See More By This Poet

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