LETTERA DI EINSTEIN
(1939)
Eventi > Supporto iniziale del governo, 1939-1942
- Lettera di Einstein,1939
- Prima ricerca sull’uranio, 1939-1941
- Pila e plutonio, 1939-1941
- Riorganizzazione e accelerazione, 1940-1941
- Il rapporto MAUD, 1941
- Una decisione provvisoria di costruire la bomba, 1941-1942
L’11 ottobre 1939, Alexander Sachs, economista di Wall Street, amico di lunga data e consigliere non ufficiale del presidente FranklinDelano Roosevelt, incontrò il presidente per discutere una lettera scritta da Albert Einstein nell’agosto precedente (a destra). Einstein aveva scritto per informare Roosevelt che le recenti ricerche sulle reazioni di fissione a catena che utilizzano l’uranio rendevano probabile che grandi quantità di energia potessero essere prodotte da una reazione a catena e che, sfruttando questa potenza, era concepibile la costruzione di “bombe estremamente potenti”. Einstein credeva che il governo tedesco sostenesse attivamente la ricerca in questo campo e sollecitava il governo degli Stati Uniti a fare altrettanto. Sachs lesse una lettera di presentazione che aveva preparato e informò Roosevelt sui punti principali contenuti nella lettera di Einstein. Inizialmente il presidente non era d’accordo ed espresse preoccupazione per il reperimento dei fondi necessari, ma in un secondo incontro a colazione la mattina successiva Roosevelt si convinse del valore dell’esplorazione dell’energia atomica.
Einstein redasse la sua famosa lettera con l’aiuto del fisico unghereseémigré Leo Szilard, uno dei numerosi scienziati europei che erano fuggiti negli Stati Uniti negli anni ’30 per sfuggire alla repressione nazista e fascista. Szilard era tra i più convinti sostenitori di un programma per sviluppare bombe basate sulle recenti scoperte della fisica nucleare e della chimica. Quelli come Szilard e gli altri fisici ungheresi rifugiati, Edward Teller e Eugene Wigner, consideravano una loro responsabilità avvertire gli americani della possibilità che gli scienziati tedeschi potessero vincere la corsa alla costruzione di una bomba atomica e avvertire che Hitler sarebbe stato più che disposto a ricorrere a tale arma. Ma Roosevelt, preoccupato dagli eventi in Europa, impiegò più di due mesi per incontrare Sachs dopo aver ricevuto la lettera di Einstein. Szilard e i suoi colleghi interpretarono l’inazione di Roosevelt come una sgradita prova che il presidente non prendeva sul serio la minaccia della guerra nucleare.
Roosevelt (a destra) scrisse a Einstein il 19 ottobre 1939, informando il fisico che aveva istituito un comitato composto da rappresentanti civili e militari per studiare l’uranio. Gli eventi dimostrarono che il presidente era un uomo d’azione considerevole una volta che aveva scelto una direzione. Infatti, l’approvazione di Roosevelt della ricerca sull’uranio nell’ottobre 1939, basata sulla sua convinzione che gli Stati Uniti non potevano correre il rischio di permettere a Hitler di entrare in possesso unilateralmente di “bombe estremamente potenti”, fu solo la prima decisione tra le tante che alla fine portarono alla creazione del Progetto Manhattan.
- Lettera di Einstein, 1939
- Prima ricerca sull’uranio, 1939-1941
- Pila e plutonio, 1939-1941
- Riorganizzazione e accelerazione, 1940-1941
- Il rapporto MAUD, 1941
- Una decisione provvisoria di costruire la bomba, 1941-1942
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Fonti e note per questa pagina.
Il testo di questa pagina è stato adattato da, e alcune parti sono state prese direttamente dall’Office of History andHeritage Resources, pubblicazione: F.G. Gosling, The Manhattan Project: Making the Atomic Bomb(DOE/MA-0001; Washington: History Division, Department of Energy, gennaio 1999), vii. Clicca qui per maggiori informazioni sulla fotografia della lettera. La fotografia di Albert Einstein con Leo Szilard è cortesia della Federation of AmericanScientists. Il ritratto di Franklin Roosevelt è per gentile concessione del Center for the Study ofIntelligence, Central Intelligence Agency.