Pulisci e premi

Il pesista ungherese Győző Veres dimostra una stampa “layback” nel 1963.

Negli anni ’50, l’applicazione lassista delle regole nelle competizioni internazionali aveva permesso che la fase di pressa del sollevamento, di regola un movimento eretto e rigido del corpo eseguito dalle spalle e dalle braccia, si evolvesse in un movimento “layback” che utilizzava i muscoli più grandi delle gambe, dei fianchi e del torso, permettendo all’alzatore di “barare” per sollevare più peso. Lo storico John D. Fair ha scritto: “Le regole erano state chiare sul mantenimento di una posizione verticale e il divieto di piegare le gambe dal 1930, ma molto dipendeva da come questi movimenti sono stati interpretati e le disposizioni politiche dei funzionari e giurie”. Dopo la seconda guerra mondiale, la situazione è stata aggravata dalle tensioni della guerra fredda: nel 1956, Bob Hoffman, allenatore della squadra olimpica di sollevamento pesi degli Stati Uniti, ha accusato i giudici internazionali di bias pro-sovietico, anti-americano, squalificando legali presse americane e consentendo quelli sovietici violazione delle regole. Fair, tuttavia, pur riconoscendo il ruolo sovietico nell’erosione della forma di stampa, ha scritto che “le tendenze gemelle di pressatura sciolto e lassista officiating erano ben in atto” prima che i sovietici entrò concorrenza internazionale. La Federazione internazionale di sollevamento pesi ha risolto la situazione rimuovendo il clean and press dal programma olimpico di sollevamento pesi dopo i giochi di Monaco 1972.

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