ToxicologyAcute exposure and chronic retention of aluminium in three vaccine schedules and effects of genetic and environmental variation

Come i meccanismi d’azione come adiuvanti, la farmacodinamica delle forme iniettate di alluminio comunemente usate nei vaccini non sono ben caratterizzate, in particolare per quanto riguarda come le differenze nei programmi di impatto di accumulo e come fattori come la genetica e le influenze ambientali sulla detossificazione influenzano la clearance. I precedenti sforzi di modellazione sono basati su pochissimi dati empirici, con il modello di Priest basato sui tassi di clearance del corpo intero stimati da uno studio che coinvolge un singolo soggetto umano. In questa analisi, esploriamo le esposizioni acute previste e l’accumulo/chiarificazione a lungo termine del corpo intero attraverso tre programmi di vaccinazione: l’attuale programma dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), l’attuale programma CDC che utilizza vaccini a basso contenuto di alluminio o senza alluminio, e il programma “Vaccine Friendly Plan” del dottor Paul Thomas. Studiamo poi gli effetti di un presupposto implicito del modello Priest sul fatto che le dinamiche di clearance da dosi successive siano influenzate dal livello corrente di alluminio o modellate dall’ipotesi che una nuova dose abbia le proprie dinamiche del corpo intero “resettate” il giorno dell’iniezione. Modelliamo due fattori aggiuntivi: variazione (carenza) nella detossificazione dell’alluminio e un fattore aggiunto all’equazione di Priest per modellare il potenziale impatto dell’alluminio stesso sulla detossificazione cellulare e del corpo intero. Queste esplorazioni sono confrontate con un limite di dose pediatrica precedentemente stimato (PDL) di esposizione all’alluminio del corpo intero e forniscono una nuova statistica: %alumTox, la percentuale (prevista) di giorni (o settimane) in cui un bambino è in tossicità dell’alluminio, che riflette la tossicità cronica. Mostriamo che tra tre programmi, il programma CDC risulta il più alto %alumTox indipendentemente dalle ipotesi del modello, e il programma Vaccine Friendly Plan, che evita >1 ACV per visita in ufficio risulta il più basso (previsto) %alumTox. Questi risultati sono conservativi, poiché l’MSL è derivato dai dati utilizzati dalla FDA per stimare la sicurezza dell’alluminio negli esseri umani adulti. Questi risultati dimostrano l’alta utilità potenziale di modellare la variazione nelle risposte dei pazienti all’alluminio. Più dati empirici da individui che sono sospettati di essere intolleranti all’alluminio dei vaccini, evidenziati da un’alta ritenzione di alluminio, disturbi dello sviluppo neurologico e/o una miriade di malattie croniche aiuterebbero a rispondere alle domande se le previsioni del modello possono essere utilizzate per stimare i valori dei parametri legati a fattori genetici, tra cui la variazione della sequenza genomica e la storia familiare di malattie croniche legate all’esposizione all’alluminio.

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