Vibrio vulnificus Infection (including Necrotising Fasciitis caused by V. vulnificus)

6 September 2019

Agente causale

Vibrio vulnificus (V. vulnificus) è un batterio Gram-negativo che è presente naturalmente in acqua di mare calda. Può causare infezioni in persone che hanno una ferita aperta esposta all’acqua di mare e in coloro che consumano frutti di mare crudi o poco cotti contaminati dal batterio.

Caratteristiche cliniche

L’infezione della ferita da V. vulnificus può provocare una fascite necrotizzante (comunemente conosciuta come “infezione mangia-carne”), che è una grave infezione batterica dei tessuti molli e della fascia (una guaina di tessuto che copre il muscolo). Può portare alla distruzione dei tessuti e può essere fatale. A Hong Kong, il tasso di fatalità della fascite necrotizzante associata a V. vulnificus è di circa il 30%.
Alcuni pazienti con fascite necrotizzante possono lamentare dolore o indolenzimento di un arto o del tronco. La pelle può essere calda con un gonfiore rossastro che si diffonde rapidamente. Ci possono essere ulcere, vesciche o macchie nere sulla pelle. Il livello di dolore può essere sproporzionato rispetto ai cambiamenti visibili della pelle. Il paziente può anche sperimentare febbre, brividi, affaticamento e vomito.
Il consumo di cibo contaminato da V. vulnificus può occasionalmente causare febbre, diarrea, vomito e dolore addominale. Nelle persone con condizioni mediche sottostanti, specialmente malattie del fegato, il V. vulnificus può infettare il flusso sanguigno causando tipicamente febbre, brividi, diminuzione della pressione sanguigna e lesioni cutanee vescicolari.

Modalità di trasmissione

Le infezioni da V. vulnificus sono di origine alimentare o associate a ferite. L’infezione da V. vulnificus si acquisisce con l’esposizione all’acqua di mare attraverso una ferita aperta esistente o una ferita da puntura causata dalla manipolazione di frutti di mare crudi, o attraverso il consumo di molluschi crudi o poco cotti, in particolare ostriche, raccolti in acque calde. Non ci sono prove di trasmissione da uomo a uomo.

Gruppi ad alto rischio

Tutte le persone possono essere colpite da fascite necrotizzante associata a V. vulnificus. Le persone che maneggiano frequentemente o hanno un contatto diretto con frutti di mare crudi hanno un rischio maggiore di contrarre la fascite necrotizzante associata al V. vulnificus. Le persone con condizioni mediche sottostanti, come malattie del fegato, cancro, diabete mellito, talassemia, risposta immunitaria compromessa o che ricevono una terapia di immunosoppressione possono avere un rischio maggiore di essere infettati o avere gravi complicazioni. Inoltre, le persone che assumono farmaci per diminuire i livelli di acido gastrico o che hanno subito un recente intervento chirurgico allo stomaco hanno anche un rischio maggiore.

Periodo di incubazione

Il periodo di incubazione è di solito da 24 a 72 ore.

Gestione

Per uccidere i batteri sono necessari antibiotici appropriati somministrati prontamente. Per la fascite necrotizzante, al fine di fermare la diffusione dell’infezione, può essere necessario un intervento chirurgico, ad esempio la rimozione del tessuto morto o l’amputazione dell’arto. Alcuni pazienti possono richiedere cure intensive.

Prevenzione

Per prevenire l’infezione da V. vulnificus, i cittadini, in particolare le persone con una risposta immunitaria ridotta o con malattie mediche sottostanti, dovrebbero osservare quanto segue:

Gestione corretta delle ferite

  • Pulire immediatamente le ferite e coprirle adeguatamente con medicazioni adesive impermeabili fino alla guarigione.
  • Promuovere le cure di primo soccorso anche per le ferite minori e non infette.
  • Igiene delle mani prima e dopo aver toccato le ferite.
  • Evitare che le ferite entrino in contatto con acqua di mare o frutti di mare crudi.
  • Consultare prontamente il medico se si sviluppano sintomi di infezione, come l’aumento del rossore, del gonfiore e del dolore sulla pelle.

Manipolazione corretta del cibo

  • Evitare il contatto della pelle con acqua sporca quando si visita un mercato umido.
  • Fare attenzione alle parti taglienti dei frutti di mare, come pinne di pesce, teste di gamberi e granchi per evitare tagli.
  • Indossare guanti protettivi quando si maneggiano crostacei crudi o altri frutti di mare.
  • Cuocere bene i frutti di mare; per i crostacei (ad esempio ostriche, vongole, cozze), cuocere fino a quando i gusci si aprono. Evitare di mangiare ostriche o molluschi crudi.
  • Evitare di mescolare cibi pronti al consumo e frutti di mare crudi.

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