Suicidio di Eric Harris e Dylan Klebold

Il suicidio di Eric Harris e Dylan Klebold avvenne il 20 aprile 1999, alle 12:08 circa, subito dopo aver ucciso 12 studenti e un insegnante e averne feriti altri 21 alla Columbine High School. Eric Harris si appoggiò ad una libreria e posizionò il suo fucile a pompa Savage 67H tra le sue gambe e la canna dentro la sua bocca prima di premere il grilletto, facendo saltare la parte posteriore della sua testa. Dylan Klebold si mise in ginocchio e puntò la sua pistola semiautomatica TEC-9 alla tempia sinistra prima di premere il grilletto, un proiettile da 9 mm gli tagliò il cervello. Non morendo all’istante, Klebold ha probabilmente sofferto di movimenti involontari mentre i suoi polmoni si riempivano di sangue, provocandone l’annegamento. Sia Harris che Klebold morirono a pochi metri da dieci delle vittime che avevano ucciso nel massacro della Columbine High School. Prima di spararsi, Dylan Klebold accese una molotov e la lanciò contro una scrivania proprio accanto al luogo in cui furono trovati i loro corpi, bruciando solo parzialmente la parte superiore.

Background

Schema di come i corpi degli autori (Harris e Klebold) erano inizialmente posizionati quando furono trovati morti.

Teoria del complotto: Eric ha ucciso Dylan

Fotografia giovanile di Dylan Klebold.

Rapporti autoptici

Il rapporto autoptico di Eric Harris ha concluso che la causa della morte era dovuta a un massiccio trauma cranico secondario a una ferita d’arma da fuoco ad alta energia che ha coinvolto il tetto della bocca, o il palato, coerente con quella di un fucile. Questa ferita è stata trovata coerente con l’auto-inflizione.

Il rapporto dell’autopsia di Dylan Klebold ha concluso che la causa della morte è dovuta a lesioni cerebrali secondarie a un contatto ravvicinato, un grosso calibro, una ferita d’arma da fuoco che ha coinvolto il lato sinistro della testa. Questa ferita è stata trovata coerente con l’auto-inflizione.

Le autopsie sono state eseguite da un patologo forense nella zona di Littleton chiamato Ben Galloway.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *